“Novembre 2012, Book City a Milano: devo presentare il libro sul suo diario pittorico, intrecciato a quello del padre. Mi sentivo libera e le ho detto: <Partiamo leggendo qualche brano, e poi ci facciamo delle domande>. Ne avevo una in serbo, ma non l’ho avvertita. A un serto punto le dico: <Il colore non si può descrivere, si può solo pronunciare. Maria, pronuncia i tuoi colori>! Rimane sbalordita. Apre il libro, lo sfoglia, pronuncia i colori di quei quadri…”
(Estratto dal testo completo.)