“Nel 1965 Roman Opalka, un artista polacco trasferitosi a Parigi, con alle spalle già diversi anni di ricerca pittorica, decideva di intraprendere un progetto che, fin dalle intenzioni iniziali, avrebbe riempito di sé l’esistenza dell’artista, diventando, da allora in poi, l’unico suo lavoro.
Si trattava, semplicemente, di contare; partendo da “1”, e proseguendo fin dove i limiti vitali gli avrebbero consentito di arrivare…”
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