# 18.19
Colophon
Ho immaginato il Colophon pubblicato come il luogo attraverso il quale esprimere alcuni concetti cruciali che aiutano a fare entrare nel senso del mio lavoro.
Chiedo, di volta in volta, nei libri e quello nei fogli di sala o sulle pareti introduttive delle mostre, di pubblicare i seguenti punti:
L’elenco dei fotografi e dei video maker che hanno interpretato con il loro sguardo il mio lavoro.
La didascalia dell’archivio che dice che ciò che stiamo guardando è solo il frammento di un tutto che si ricompone all’interno dell’archivio.
Ogni opera esposta in questa mostra è sia un’opera autonoma e compiuta in sé stessa, sia parte dell’archivio-opera dell’artista, “Un archivio del tempo” www.mariamorganti.it.
L’elenco di tutte le persone che hanno contribuito a vario titolo alle opere che vediamo esposte o pubblicate, per dire che il corpo dell’opera di un’artista non è il prodotto di un singolo, ma il risultato di relazioni e interconnessioni con gli altri.
La parte che riguarda l’archivio con la dichiarazione dei membri del comitato e l’elenco di tutte le persone che partecipano o hanno partecipato per far capire l’importanza di questo organismo fatto di più persone.
I membri del Comitato, costituitosi nel 2023, si dichiarano testimoni e attori della vita dell’Opera-Archivio che riconoscono quale universo creativo dell’artista. Al contempo si fanno garanti del suo fondamento legale e interpreti dello spazio di pensiero e ambiguità tra queste due dimensioni.
(Scritto nel 2024)