Arrow menu
Fullscreen
titolo

Un gesto per ricordarne un altro

Descrizione e interpretazione opera
Nel 2016 mi è stato chiesto di immaginare un lavoro specifico per il progetto “Giardini in transito”, nei giardini pubblici in Viale Montello a Milano. Ho immaginato di fare una dedica a Lea Garofalo a cui è stato omaggiato quello spazio e a sua figlia.
Il lavoro non è stato realizzato perché l’intero progetto legato all’arte non è stato portato avanti.



PROPOSTA PER I “GIARDINI IN TRANSITO” IN VIALE MONTELLO A MILANO
 
TITOLO:
Un gesto per ricordarne un altro
 
PREMESSA:
Come tenere una traccia del tempo della propria vita?
Il colore nasce e si trasforma all’interno dello studio, nel luogo piccolo e concavo della ciotola, poi prende spazio estendendosi su diverse superfici. Dal 2006 tutti i colori vengono registrati sui Diari. Diari di colori anziché diari di parole. Ogni Diario è una stecca di legno dipinta, alta dieci centimetri, lunga un metro. Il primo colore ne ricopre tutta la superficie, il secondo comincia lasciando visibile una parte del primo e così via fino ad arrivare ad occupare tutta la superficie. Il lavoro si conclude quando termina lo spazio disponibile. Ogni Diario documenta da due a cinque mesi del mio tempo.
 
INTENZIONE:
Come portar fuori la propria intimità? Come portare verso l’esterno su un piano pubblico questo segno così piccolo, concentrato e intimo?
Immaginiamo che questo tempo, questo luogo privato, interiore costituitosi all’interno dello spazio della propria vita, venga portato all’esterno e si apra, si offra agli altri. Si offra innanzitutto a Lea Garofalo e a sua figlia Denise alle quali l’opera viene dedicata. Da me a loro, da una donna ad altre donne, da un essere umano ad altri esseri umani. Un segno verso un altro segno.
 
PROGETTO:
Un Diario incastonato nel muro accompagnato da una dedica.
L’oggetto che misura 10 x 100 x 2,5 cm viene accolto in un foro profondo circa 3 cm scavato direttamente nel muro e protetto da un vetro dello spessore di circa 0,5 cm.
Sul vetro è incisa la scritta fatta con la mia stessa calligrafia. Le parole scorrono direttamente di fronte ai colori.
Immagino l’installazione all’interno del giardino, in uno dei muri delimitati da due pilastri. Quasi come se in una nicchia si formasse uno spazio raccolto che contenesse un oggetto non troppo grande, ma concentrato e forte di colori.
 
DEDICA:
A Lea e Denise tracce dei miei gesti quotidiani
                                                                     Maria
Descrizione e interpretazione serie
Progetti specifici
Opere concepite per un luogo specifico o un contesto specifico

Descrizione e interpretazione tipologia
Diario
Opere che prendono la forma diaristica

Dati
Autrice
Morganti, Maria
Anno di realizzazione
2016
Tipologia
Diario
Serie
Progetti specifici
Numero Archivio
2016_Diario_Progetti specifici_001
Status Opera
Non realizzata
Fullscreen
un-gesto-per-ricordarne-un-altro-0
Diario
Ph. F. Allegretto
un-gesto-per-ricordarne-un-altro-1
Giardino Viale Montello, Milano
un-gesto-per-ricordarne-un-altro-2
Lea Garofalo con la figlia