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# 12.03

Ritornare (tornare al rosso)



(A un certo momento il musicista ha detto: “Rosso-caproni”!) (Ha notato che a me piace molto il rosso. A lui, dice, l’azzurro).

25 ottobre 1948, lunedì Giorgio Caproni


All'inizio c'è sempre il rosso. Poi si comincia un percorso. Un colore dirige verso un altro colore. Un colore porta ad un altro colore e così via. Ci si allontana, passo dopo passo, come in una camminata. Poi ad un certo punto del tragitto mi giro all'indietro, comincio a dirigere la tavolozza e lentamente ritorno verso il tono dell'inizio. Continuo con un viaggio a ritroso. Ritorno al rosso, torno al punto iniziale. Andare e ritornare.

Un giorno mio figlio mentre studiava filosofia mi ha detto: “Mamma, quello che fai è un’anafora”.
Ogni quadro è come fosse il verso di un’unica, lunga poesia che si tesse, accostando un quadro dopo l’altro, nell’arco di una vita intera.
“Anafora”, da enciclopedia Treccani: “Figura retorica che consiste nel ripetere, in principio di verso o di proposizione, una o più parole con cui ha inizio il verso o la proposizione precedente: <<Per me si va nella città dolente, / Per me si va nell’eterno dolore, / Per me si va tra la perduta gente>> (Dante)

(Scritto nel 2015. Modificato nel 2024)
 
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Tavola con immagini estratte dall'archivio opere che mostra tutte le opere "rosse" dal 1980 al 2020
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"Rosso (1982-2019)", Venezia, 2019, Stampa su carta, 110,6 x 270,6 cm