SDOPPIARE
PROCEDERE SU DUE BINARI PARALLELI
“Due persone dello stesso sesso e con lo stesso nome”
Dal Diario di Susan Sontag, 24 agosto 1961
Gli “Sdoppiamenti” sono una forma di filiazione da altre opere.
Si arriva ad un punto in cui l’azione principale ne produce parallelamente un’altra, in cui la strada si biforca e il tempo si sviluppa su due strade che scorrono in contemporanea.
In alcuni casi il gesto non è più unico e assoluto, ma si sdoppia e va avanti su due fronti. Come una doppia vita che scorre parallela.
DARE VITA A UN DOPPIO
Il cammino procede lineare un giorno dopo l’altro in un punto unico e concentrato.
Il pensiero scava sempre più dentro, sempre più in profondità in una conoscenza viscerale e verticale. Il tutto, mosso da una forza, spinge verso l’interno, verso il centro di sé, del proprio corpo.
Il percorso avviene in un posto preciso che guarda e riguarda sé stesso in un approfondimento totale, fino all’ossessione.
Succede poi, ad un certo momento, spinta da una necessità concreta, che questa forza centripeta cambia direzione, apre un forellino e spara verso l’esterno nuova energia, una materia magmatica che riorganizzandosi accanto va a formare una seconda parte uguale alla prima.
La forma originaria si è sdoppiata, il punto di vista singolare da uno è diventato duplice. Due cammini ora scorrono paralleli e si informano reciprocamente, uno alimenta l’altro e viceversa. Si è persa la centralità dell’individualità. Il luogo generatore non è più unico e assoluto, ma riproducibile. L’opera da soggetto unico ed esclusivo si è trasformata in soggetto relativo e parziale. Relativizzando la sua originalità ha aperto alla possibilità che le cose possano continuare a modificarsi e a rigenerarsi.
(Scritto nel 2018)