Il “Perdigiorno” è un progetto fatto per il programma di Claire Tancons e i Cake Away a San Piero di Casteo a Venezia del 2013. Si è sviluppato in due momenti: un laboratorio e una passeggiata per strada.
Al progetto hanno partecipato: Tommaso Bisogno, Laura Bruni, Francesca Cagnin, Elisabetta Di Maggio, Matilde Di Pietropaolo, Giulio Ernesti, Bruna Esposito, Elisa Fantin, Andrea Giacometti, Gabriella Giuriato, Rodica Istrati, Mariagiulia Leuzzi, Antonella Mazza, Rita Merritt, Cristina Mordiglia, Federica Pellati, Luca Pes, Piero Pes, Roberta Rizzi, Hella Thalmann, Maria Grazia Vetrone, Andrea Zanzotto.
1- LABORATORIO
Creare Il proprio colore.
Ognuno con la propria tazza, il proprio pennello e tanti colori.
Porto gli altri dentro alla modalità del mio processo creativo, passo agli altri ciò che conosco. Faccio slittare la mia parte intima verso il fuori, verso gli altri. Trasferisco la mia pratica agli altri. Ciò che faccio tutti i giorni rifatto da ognuno con una modalità libera. Ognuno il suo colore, ognuno ha il suo colore, ognuno sceglie il suo colore, ognuno è il suo colore. Si costruisce il proprio colore a partire dalla pratica, lo si scopre strada facendo nel contatto con la materia stessa.
Assorbire il colore.
Si assorbe il colore trovato attraverso una spugna di mare.
La spugna come un elemento simbolico che assorbe l'esperienza.
La spugna come un elemento piccolo che si tiene nel palmo della mano.
La spugna come elemento che permette di portare in giro il colore.
Costruire l’oggetto.
Si costruisce l'oggetto del viandante. Con un ramoscello d'albero o una canna, un filo di nylon e la spugna colorata. Un'esile ramoscello di albero lungo circa 1 metro al quale viene appeso un filo trasparente che regge la spugna colorata. Un oggetto che si appoggia alla spalla, come un fagottino.
2- CORTEO
Un gruppo di circa 30 persone passeggia insieme.
Una condizione condivisa. Camminare in compagnia e portare in giro quello che si è costruito. Camminare insieme portando fuori le proprie individualità. Ognuno porta sulla propria spalla un "fagottino", una spugna colorata appesa attraverso un filo ad un ramoscello. Tanti piccoli grumi densi di colore. Tanti punti colorati che si muovono nello spazio della città.
(Scritto nel 2013)