# 18.21
Pubblicazione
I libri, per me, sono sempre stata una cosa fondamentale. Sarà perché sono nata in mezzo a migliaia di volumi. La casa dove sono cresciuta era tappezzata da librerie che contenevano la biblioteca di mio padre e di mia madre ed appena ho cominciato a costruire la mia di casa, ho cominciato a dedicare metà della superficie che avevo a disposizione ai libri (lasciando ovviamente l’altra metà al dipingere e all’immagazzinamento della pittura).
Diventando un’artista, di conseguenza, la forma libro è diventata una cosa a cui ho dato molto importanza. Dai primi esperimenti di libri in un’unica copia fatti a mano all’età di 15 anni fino ai libri d’artista con tirature aperte pubblicate con vari editori. Dai libri d’artista alle pubblicazioni monografiche, dai libri teorici ai cataloghi ho pensato alle pubblicazioni come mondi dove poter far emergere il mio pensiero, come spazi dove tirare fuori questioni fondanti del mio procedere e come luoghi da condividere con altri, dove far scorrere linguaggi diversi in relazione empatica e dove dare importanza all’interpretazione che gli altri hanno dato a quello che faccio.
(Scritto nel 2024)