Con la macchina fotografica che ho montato su un apposito aggeggio che mi aiuta a mantenerla sempre nella stessa posizione, vado nella Fondamenta Sartori davanti al mio studio, l'appoggio sull'angolo del muretto e scatto una foto dello stesso punto. L'inquadratura riprende la zona dove l'acqua sale e scende a seconda della marea. L'orario non è sempre uguale. E' determinato dall'ora in cui arrivo in studio. E' come se fosse timbrare un cartellino, un modo di scandire e di registrare il tempo. Alcune volte tra me e il muro, nel canale, nell'inquadratura, si intromette qualcosa: una barca, un motore, il carico a bordo di una barca... Non lo evito, quello che trovo riprendo.
(Scritto nel 2013)