Ho iniziato a pensare all’archivio quando ho cominciato a dipingere i “Diari” nel 2006 e l’ho formato nell’arco di circa cinque anni dal 2011 al 2016. Nel tempo continuerà a crescere e a trasformarsi.
Nel 2015, circa ho preso la decisione di collegare l’archivio al sito. Mentre lavoravo alla progettazione dell’archivio ho sentito sempre più urgente il fatto che dovesse diventare una cosa pubblica. Ho percepito l’atto dell’archiviazione di per sé non sufficiente senza la possibilità di essere tenuto in mano da qualcun altro. Mi sono resa conto che ogni cosa avrebbe potuto diventare viva solamente nel momento in cui anche altre persone avessero potuto riattraversale reinterpretandole.
 
Il “Sitomente” è quell’ambito complementare al “Luogogesto” dove, nell’”Autoritratto” il ragionamento scorre parallelo alla pratica, nell’”Archivio” si accumula tutta la materia-opera formatasi attraverso l’esperienza e nel “Ritratto” si va alla ricerca della relazione per condividere ogni cosa e farsi rileggere con gli occhi dell’altro.
Questo dispositivo è un organismo fluido che cambia quasi ogni giorno nei contenuti e, attraverso un ritmo un po’ più lento, anche nella struttura. Difficile quindi raccontare a parole, punto per punto, questi continui rimpastamenti di senso e questo perenne riplasmamento dell’involucro, proprio perché le variazioni sono assidue, capillari e innumerevoli. Dei primi anni non ne ho tenuta alcuna traccia, ma man mano che progredivo e vedevo che stava diventando sempre più importante far percepire questo rimodellamento costante, ho deciso di tirare fuori delle opere che al loro interno registrassero tutte le trasformazioni. Tra il 2019 e il 2020 sono nati “Mappa autoritratto”, “Numeri d’archivio”, “Miniatura autoritratto”, delle opere-stampe che registrano annualmente al loro interno i dati che segnano i vari passaggi.
 
Dal 2020 poi, ogni cosa è stata resa ancor più evidente attraverso un progetto “Variazioni del Sitomente”. Si tratta di una catalogazione del sito anno per anno, come se ogni versione venisse archiviata come cosa passata per ripresentarsi ogni volta nuova e rinnovata, dove la più giovane porta in sé, elaborata, tutta la storia delle versioni che la precedono.
Entrando in ognuna di queste versioni si riesce a rileggere a ritroso nel tempo come i pensieri siano mutati e ci si rende conto di come strato su strato tutte le concrezioni della mente abbiano determinato ragionamenti ed immagini.

Per approfondire si può visitare paragrafo “Genesi” in “Archiviarsi”.
 
(Scritto nel 2021. Modificato nel 2022 e nel 2023)