# 26.01
Introduzione
ES-PORRE IL TUTTO
Forme condensate del mostrare
“Quando metto assieme i miei versi ho davanti agli occhi l'esempio di Rodin il quale voleva far collocare i suoi Cittadini di Calais sulla piazza del mercato, su un piedistallo così basso, che i cittadini in carne ed ossa non sarebbero stati meno alti di loro. I cittadini leggendari si sarebbero ritrovati nel bel mezzo, e avrebbero preso congedo da loro stando in mezzo ad essi.”
(Dal "Diario" di Bertold Brecht, settembre 1920)
Qui si parla del momento in cui è proprio l’artista in prima persona a ragionare su come portare verso l’esterno tutto il senso dell’opera, sul come mostrarsi e palesare il fulcro del corpo del suo lavoro. Sul come sintetizzare, comprimere e porre di fronte allo sguardo degli altri l’essenza. Sul come mettere fuori quello che continua ad essere messo in moto all’interno dell’isolamento del proprio studio e all’interno della propria cassa cranica. Sul come portare gli altri a contatto con il proprio nucleo. Si parla di quando la mostra stessa è concepita come un’opera di per sé e di quando diventa una meta-mostra che porta al suo interno una riflessione su sé stessa, sul senso del mostrare e del mostrarsi. Non un’“Anto-logica” quanto una “Condenso-logica”, cioè non un riassunto del percorso di una vita, quanto una sintesi, un’estrazione del senso sostanziale.
Il “Luogogesto” e il “Sitomente” *, i fulcri generativi del lavoro, diventano i suscitatori di espedienti espositivi attraverso i quali tutto quello che è stato ruminato nel proprio antro viene portato fuori alla vista per essere guardato dagli altri.
Il “Luogogesto” viene mostrato tramite l’”Ostensione” e il “Sitomente” tramite il “Sitospanso.
L’”Ostensione” è una mostra in cui, attraverso un atto performativo, tutto il materiale pittorico contenuto all’interno degli “Archiviatori” del “Luogogesto” viene tirato fuori.
Il “Sitospanso” è lo spazio che si viene a riempire delle mille possibili variazioni delle “Opere documento”, dei “Documenti-opera” e di tutti i dati estratti dall’archivio.
C’è poi una anche terza modalità che viene descritta nel terzo paragrafo dal titolo “Carotaggioespanso”, che tiene insieme le due anime, quella del “documento-opera” e quella dell’”opera-documento”.
*Il capitolo “Comprimere” di “Autoritratto” è dedicato a questi due spazi, uno fisico e l’altro mentale. Il “Luogogesto” dove si genera e si archivia la materia e il “Sitomente” in cui si generano e si archiviano i pensieri attorno all’opera e la loro storia.
(Scritto nel 2022)