# 27.07
Archivio come casa
Costruire un luogo in cui stare
“Non dovremmo sforzarci di analizzare freddamente i nostri pensieri ma, tenendo la penna ferma e parallela alla corrente, farne un’accurata trascrizione”
(Da i diari di Henry David Thoreau, 7 marzo 1837”
L’argomento di cui si parla qui sotto è proprio lo spazio nel sito in cui ci troviamo: l’”Autoritratto”.
Insieme all’archivio vero e proprio, di cui ho parlato nel paragrafo precedente, costituisce ciò che ho chiamato “Sitomente” ovvero uno spazio mentale di riflessione che scorre parallelo e che si accosta come fosse un meccanismo cervellotico al lavorio continuo della produzione di materia, che sputa fuori ogni volta nuovi ragionamenti e nuove visioni.
Se l’”Archivioarchivio” è una classica catalogazione delle opere, dei documenti e delle esposizioni secondo i criteri più oggettivi, dall’altra l’”Autoritratto”, è la prima interpretazione dell’archivio, in cui attraverso parole ed immagini tengo aperta una narrazione in continua evoluzione sottoposta a costanti smottamenti e trasformazioni.
Ogni brano al suo interno è un argomento da far emergere e catalogare, a cominciare dall’”Indice”, un elenco di verbi che nel loro insieme definiscono a mano a mano dove va il pensiero, al capitolo “Rimuginare”, dove si sono trascritti e accumulati tutti i ragionamenti fatti e quelli che continuano a farsi attorno alla pratica.
Ogni cosa contenuta lì dentro è qualcosa che reputo essenziale nel mio universo e che compattandosi l’una con l’altra va a plasmare un disegno pensante. Forzando un po’ le cose potrei affermare che anche l’”Autoritratto” si potrebbe provare a considerarlo una specie di archivio, l’archivio di tutti i pensamenti. Quelli necessari da un lato a riflettere e dall’altro ad essere comunicati nella speranza di trovare degli interlocutori e far sì che questo oggetto-archivio attraverso la sua decodificazione possa essere rivitalizzato.
Per approfondire questo argomento non posso far altro che rimandare alla lettura labirintica di tutta questa parte a partire dall’introduzione per finire a questo stesso capitolo, tenendo presente che essendo appunto un progetto in divenire, si potrebbe, ogni volta che ci si entra, trovare qualcosa di cambiato.
(Testo scritto nel 2022)