# 28.03
Mazzo di carte
Un insieme di carte formato da una selezione delle opere più significative dell’archivio. Un mazzo di carte da gioco come strumento di ragionamento per aprire a nuove connessioni visive e mentali. Ogni carta porta dentro di sé un’immagine (la foto di un’opera intera o di un dettaglio) e una parola (concentrato di senso dell’opera stessa): messa in rapporto con tutte le altre carte costituisce la sintesi massima di un tutto, del mio universo.
Invece che formare una mappa cognitiva per cercare di creare dei nessi, delle articolazioni, ho deciso di tenere ogni elemento svincolato da qualsiasi concatenamento precostituito e fisso. Le carte che di per sé sono legate all’idea del gioco spingono ad associazioni differenti, a giochi con regole inventate, a relazioni casuali, arbitrarie aprendo ogni volta a nuove visioni.
Nel tempo, nel mio studio, si è andato a delineare un microcosmo sovrapponendo progressivamente una cosa a un’altra. Si è formata un’ossatura molle alle quale si sono aggiunte o dalla quale sono derivate altre cose. Ora tutto questo atlante fatto di soggetti, come delle figure, dei personaggi, è lì pronto per generare nuove concatenazioni e nuovi significati. Ed io, diventata figura tra figure, mi sono tirata fuori dal mio mondo per guardarmi con distacco e allo stesso tempo permettere a chiunque di giocare, interagire con questa realtà, compenetrandola con la propria.
(Scritto nel 2023)