Il testo è stato pubblicato sulla rivista “The end” nella sezione curata da Marco Tagliafierro sul tema del feticco.
"Mio padre ha letto tutti i giorni, per ore ed ore. Giornali e libri. La sua biblioteca si è formata negli anni, in maniera graduale, seguendo i suoi interessi che spaziavano dalla filosofia alla letteratura, dalla storia al teatro, dall’arte alla poesia, dalla politica alla sociologia alla psicanalisi.
Quando sono cresciuta ed ho cominciato a guardarmi attorno a queste pareti ricoperte di libri, ho preso un libro per leggerlo. Il giorno dopo il libro era sparito dalla mia stanza ed era stato sostituito con una nuova edizione. La copia di mio papà era ritornata al suo posto nello scaffale.
Mio padre soffriva se qualcuno “toccava” i suoi libri e se io o mia madre prendevamo qualche cosa. Non diceva niente. Correva in libreria per darci il libro che desideravamo..."
(Estratto dal testo completo.)