"Quando Chiara Bertola mi ha inviato a pensare ad un progetto per la Fondazione Querini Stampalia, ho cominciato a riflettere su come avvicinarmi ad un lavoro così specifico, legato ad un luogo così specifico rimanendo dentro al mio processo pittorico.
Era importante sentirmi dentro al mio modo di dipingere, ma facendo diventare questa esperienza un momento di sviluppo e cambiamento.
La Querini doveva entrare dentro di me rispettando i miei modi e io dovevo mettermi in rapporto con la Querini dando un senso al mio intervento.
Dovevo trovare il metodo..."
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