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titolo

Periscopio 1997

Descrizione
Testo scritto in occasione della mostra "Periscopio 1997"
Contenuto
«Quando ho cominciato a dipingere la prima cosa che mi sono chiesta è stata: qual è il rapporto fisico tra il mio corpo e lo spazio? Lo spazio sul quale dipingo (tela, carta, supporto in generale) e lo spazio che mi circonda (la stanza dove sto lavorando in quel momento).
I primi lavori li ho fatti "toccando" lo spazio, coinvolgendo più i sensi legati al tatto che quelli legati alla vista. Usavo le dita, le mani, il corpo e lasciavo tracce sulla tela e sulla carta.
Non guardavo, ma lasciavo impronte.
A un certo punto mi sono accorta che ero interessata alla tattilità ma che la fruizione avveniva attraverso l'occhio. Allora è stato come se avessi staccato la pelle dal mio corpo e l'avessi posizionata davanti a me.
A quel punto è nato il rapporto che ho tuttora con la mia pittura: considero il quadro come altro da me e il rapporto è frontale, dialettico.
Ho cominciato a segnare uno spazio circolare, concavo, interno, rosso che metaforicamente poteva rappresentare l'interno del
mio corpo, per poi uscire attraverso un taglio, una fessura blu.
I quadri che sto dipingendo attualmente sono l’esplorazione dello spazio che ho trovato uscendo dal rosso, dal mio corpo.
Dapprima erano dettagli architettonici, finestre, fessure, passaggi e poi dei corpi compatti che adesso si sono sdoppiati in due unità.»
Maria Morganti
Dati
Anno
1997
Autore
Morganti Maria
Editore
Mazzotta Edizioni
Città
Milano
Formato
Testo
Tipologia
Testo dell’Artista
Status Documento
Realizzato
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periscopio-1997-0
"Periscopio 1997", 1997, Locandina