Mostra a cura di Luca Scarabelli con Elisa Vladilo.
NOTE PER "LA SEZIONE EQUATORIALE"
Quadri verdi e quadri viola... quasi monocromi... un orizzonte sottile in alto... strati sopra strati.
Questi sono i miei quadri degli ultimi quattro o cinque anni.
Alcune volte si possono leggere tutte le stratificazioni come se fosse descritto il processo; altre volte il tutto si conclude con una ultima stesura che copre tutte le altre tranne l' orizzonte: cancellazioni/affermazioni.
L' ultimo strato è la memoria delle scelte e di tutto ciò che c'è stato.
Parto sempre dal rosso. Preparo la tela con il rosso e poi piano piano, uno strato dopo l' altro proseguo per circa 30, 40 stesure. Ogni giorno aggiungo colore. E' come se lasciassi una traccia quotidiana del mio fare, del mio esistere.
Il colore finale si compone di tutte queste sovrapposizioni; dal rosso al verde al viola o dal viola al verde e così via. Mai un colore uguale all' altro: quando compongo un colore non lo uso mai puro, ma lo sporco leggermente con un altro.
E tutta insieme la produzione dei "quadri" diventa essa stessa materia pittorica, colore, magma che reinvento, riorganizzo in un altro atto creativo: quello installativo.
Per esempio in questa mostra espongo due quadri verticali di cm 50 x cm 60 disposti a dittico. Due pezzi costruiti e concepiti singolarmente, ma messi in relazione, in dialogo fra loro. Le due entità messe vicino l' una all' altra si contaminano e i colori assumono una nuova vibrazione avendo come termine di paragone "l' altro". In questo modo l' assoluto dell' uno viene relativizzato dall' altro.
Maria Morganti
Venezia, gennaio 2004
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