titolo
Maria Morganti. Generare l'Archivio
Descrizione Esposizione
Il progetto costituisce un primo tentativo di dare corpo in senso teorico ed espositivo al tema dell’archivio, snodo pratico e concettuale di fondamentale importanza nella ricerca dell’artista. Da oltre due decenni la pittura di Morganti si configura nei termini di una prassi quotidiana, ripetuta ma mai monotona, che cristallizza all’interno del quadro, attraverso la forza del colore, lo scorrere del tempo al di fuori di esso. Una pratica pittorica che rivela un’attitudine esplicitamente processuale, in cui ogni gesto, segno e passaggio cromatico assume la funzione di testimoniare una corrispondenza intima fra artista e opera, stabilire una consuetudine spaziotemporale, esplorarne le infinite variazioni.
Condensare, sedimentare, raccogliere, sono parole chiave di un approccio alla pittura come forma di archiviazione: modalità di operare che non si limita al perimetro della tela ma che, negli ultimi anni, si è tradotta in un progetto di portata concettuale più vasta. Istituito ufficialmente nel 2023 con la fondazione del comitato d’archivio, l’Archivio Maria Morganti raccoglie la totalità del lavoro dell’artista, del suo contesto, delle connessioni da esso scaturite e rappresenta il culmine di un processo svolto in prima persona negli ultimi quindici anni e tuttora in corso. Nella sua sede fisica (lo Studio) e digitale (www.mariamorganti.it) l’Archivio non rappresenta soltanto un dispositivo di catalogazione, ma un’istituzione generativa: un’opera vera e propria, un autoritratto in divenire la cui fisionomia può mutare innumerevoli volte, così come l’ordine delle carte di un mazzo appena mescolato.
Attraverso una selezione di lavori pittorici, installativi e documentari – alcuni realizzati per l’occasione – Generare l’archivio intende sottolineare una serie di elementi salienti della ricerca di Morganti e del concetto di archivio da lei elaborato, dove le opere nella loro singolarità coabitano uno spazio ideale in cui tutto è interconnesso e interdipendente. La vocazione archivistica dell’artista, concretizzata nell’atto del dipingere, diviene il comune denominatore che regola il suo mondo, il suo linguaggio, il suo modo di vivere: quadro come archivio, archivio come opera.