Antonio Catelani, Francesco Carone, Ermanno Cristini, Mimì Enna, Jenny Magnusson & Patrik Elgström, Giovanni Morbin, Maria Morganti, Alice Pedroletti, Luca Scarabelli, Serena Vestrucci
Un progetto di Ermanno Cristini in conversazione con Giulia Brivio e Luca Scarabelli
Prière de Toucher è un “dispositivo” costruito attraverso gli scambi di idee tra
Ermanno Cristini e Giulia Brivio e grazie al lavoro di tutti gli artisti che fino ad
ora vi hanno partecipato, consentendogli di “prendere corpo”. Sì, perché Prière
de Toucher ha a che fare con il corpo e, saccheggiando il titolo del noto lavoro
di Marcel Duchamp, rimanda inevitabilmente al mostrare.
In breve Prière de Toucher si interroga sui confini del corpo e sulla natura
dell’esibizione, e, forse, è una modalità del mostrare nonostante si preoccupi
solo di nascondere.
Prière de Toucher è un ciclo di mostre, ognuna con una propria caratteristica
strettamente dipendente dal luogo che la ospita.
Questa sesta tappa di Prière de Toucher è concepita per lo spazio della Fondazione
Bandera, un contesto espositivo contraddistinto dall’essere dentro un
sistema di luoghi che hanno e hanno avuto funzioni diverse.
Lo stare dietro/dentro a qualcosa o la fuga di uno spazio dentro l’altro, quasi
alla maniera delle scatole cinesi o delle Matrioske, costituisce una pratica di
nascondimento, un modo di essere che si alimenta del proprio celarsi in una
sorta di inafferrabilità in quanto modalità di fruizione.