Descrizione e interpretazione opera
I diari di mio padre sono nelle mie mani dall’8 marzo del 1995, giorno della sua morte. Senza alcuna lucida premeditazione, lentamente, negli anni, sono diventati parte integrante della mia vita fino ad arrivare a determinare in maniera fluida e naturale il corso della mia opera.
Ho pensato ad un luogo dove potessero essere conservati, accolti e abbracciati. Quasi fosse una dimora per l’emotività di mio padre.
Nel progettare questo spazio ho tenuto conto di due cose. La prima è la descrizione, nel diario, di un sogno di mio padre nel quale parla di una casetta progettata su misura per lui da mio zio che come un vestito può portare con sé in ogni luogo. In risposta a questa sua immaginazione ho rappresentato una specie di scatola-valigia che con una maniglia possa essere trasportata dappertutto. La valigia è foderata al suo interno da un’opera-tessuto (1) che protegge i diari ed è avvolta all’esterno da una custodia (2) così come fa un vestito che copre e ripara un corpo nudo.
La seconda cosa che ho preso in considerazione sono le tre strutture che fondano il mio universo: il Sedimentario, la Diarioteca e Il Quadro infinito. Si tratta dei tre archiviatori che contengono tutta la materia pittorica che viene prodotta quotidianamente nello studio e che nell’insieme sintetizzano tutto il senso di ciò che faccio.
Mi sono concentrata in particolare sul Quadro infinito vedendolo come una figura umana. Da lì mi sono mossa per ideare una rappresentazione del cuore, dell’essenza del papà, attraverso un contenitore di forma vagamente antropomorfa. Ho raddoppiato così il Quadro Infinito mettendo una accanto all’altra le due individualità, quasi come fossero due persone che si prendono per mano.
1 Il tessuto realizzato dall’Azienda Bonotto di Bassano del Grappa è la rimanenza del progetto che ho fatto per la caffetteria di Mario Botta alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia.
2 L’immagine stampata su un tessuto di cotone (uguale a quello che utilizzo per dipingere i miei quadri ad olio) è la riproduzione ingigantita del carotaggio dell’analisi diagnostica fatta al microscopio del Quadro Infinito eseguito dalla CSG Palladio nel 2014. Nella funzione di copertura di Una casa per i diari di mio padre la vedo come fosse un’intimità che ne avvolge un’altra.
Descrizione e interpretazione serie
Archiviatori
Strutture costruite appositamente per contenere la materia pittorica che viene prodotta quotidianamente. Sintetizzano nel loro insieme tutto il senso del mio lavoro.
Carotaggi
Come portare davanti agli occhi il gesto interno e concentrato della stratificazione?
Come affrontare uno spazio grande a partire da un gesto piccolo?
Come andare dritto al nocciolo della questione?
Come mostrare la parte più interna, il grumo centrale, l’essenza, il punto più profondo del tempo-materia che si è stratificato negli anni sul “Quadro Infinito”?
Come tenere in mano con delicatezza e cura e porgere verso l’esterno il cuore interno di quest’organismo che chiamo “Quadro Infinito”?
Da queste domande è nato il desiderio di sottoporre ad un esame il “Quadro Infinito”.
Descrizione e interpretazione tipologia
Diario
Opere che prendono la forma diaristica
Scultura
Opere tridimensionali fatte di vari materiali
Tessuto
Opere realizzate in tessuto