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titolo

Cantastorie #11

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Accademia di Belle Arti di Bologna

Descrizione e interpretazione opera
Sono stata invitata da Sabrina Mezzaqui a tenere una conferenza sul mio lavoro nel suo corso all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Ho parlato per circa cinque ore interagendo con gli studenti. Uno di loro gestiva il computer e la proiezione dal fondo della sala e io in piedi di fronte a loro dialogavo indicando i vari paragrafi della parte “Autoritratto”.
Descrizione e interpretazione serie
Cantastorie
Un atto performativo che prende corpo attraverso una conferenza.
Un modo per dare corpo al “Sitomente”, alla parola che scorre accanto al processo aprendosi al pubblico e al dialogo con gli altri.
Interagendo con il mio strumento-sito, attraverso un discorso orale, come fa il cantastorie quando vaga per il mondo con i suoi cartelloni, narro la mia storia riattivando di volta in volta il ragionamento attorno al lavoro. Il discorso che non è mai progettato, ma improvvisato, cambia a seconda del momento personale, del contesto e delle persone che interagiscono con me nella conversazione.
La performance può in alcuni casi essere riattivata tramite un’altra persona. Qualcuno che conosce il mio lavoro e ha un po’ di dimestichezza con il mio sito. In questo caso l’altro diventa interprete e tira il discorso verso di sé.

“Proprio in questi giorni mi si affaccia una domanda a cui sono ben lontana dal rispondere: e se tornare al
sapere del mito, del racconto, fosse in definitiva uno dei più alti raggiungimenti che possiamo prefiggerci?
Se alla fine del lungo corso del logos fosse proprio il valore della parola del racconto, del canto e della
poesia a ricondurci al significato? È per quello che […] vagavo tra filosofia e poesia. Se anche un pensatore
di estremo rigore come Severino va a trovarsi i propri antagonisti tra i poeti e tra i ‘filologi’, qualcosa lì,
nell’incontro tra ragionamento ed evocazione, ci deve essere. E dunque: lunga vita ai cantastorie come te.”
Elena Volpato, email a Maria Morganti (5 febbraio 2020)

“La sopravvivenza di gesti e immagini, quindi di un patrimonio immateriale, oltre che tangibile, fatto di
oggetti, e la sua riattivazione o reenactment e l'interpretazione o traduzione, che nell'ambito delle nuove tecnologie ha a che fare con la rimediazione, sono entrambe questioni centrali del dibattito
contemporaneo attorno all'archivio.”
Cristina Baldacci, in «L'archivio d'artista" (Johan&Levi, 2022)

Descrizione e interpretazione tipologia
Conferenza
Incontri pubblici

Connessioni Concettuali
Dati
Autrice
Morganti, Maria
Anno di realizzazione
2022
Luogo
Bologna
Tecnica e materiali
Discorso orale
Tipologia
Conferenza
Serie
Cantastorie
Numero Archivio
2022_Conferenza_Cantastorie_001
Status Opera
Realizzata
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cantastorie-11-0