Quadro della Madonna Balestra con i tocchi di rosso della Morganti e “Accelerazione”

Il quadro della Madonna del pittore veronese settecentesco Antonio Balestra, appartenuto a mia madre, che ho utilizzato in una serie precedente di quadri, viene qui ripreso per un nuovo confronto dopo il restauro. Il restauro sotto mia volontà, eseguito dalle restauratrici Lucrezia Lamera e Rita Celesti, è intervenuto con la pulitura, con la rimozione della patina giallastra di una vernice aggiunta presumibilmente negli 50 del 900 e con l’aggiunta di micro-pennellate di rosso cadmio medio che coprono alcuni punti di distaccamento della pittura. Ognuna delle mie tele ha come primo strato quel rosso. L’applicazione finale e invasiva sul quadro del Balestra diventa così l’inizio da cui partire spingendo ad un raccordo forzato i due quadri.
Qui la questione non era più quella di mettersi in relazione con l’immagine del quadro così come la vedeva mia madre, ma piuttosto con la pittura originaria del pittore. I colori iniziali del Balestra e non quelli alterati dal tempo mi hanno dato la possibilità di confrontarmi con il pensiero pittorico-coloristico balestriano rendendo la mia tavolozza un po’ più chiara e brillante rispetto al ciclo che ho dipinto qualche anno prima. In particolare, sono venuti fuori dei particolari blu e rosa.
L’opera finale, un dittico, è composta dalla mia “Sedimentazione” e dalla riproduzione fotografica del quadro del Balestra.

Confronti
Questa serie di quadri riguarda tutte quelle pitture nate da una sollecitazione esterna. Nascono cioè dall’essere entrata in contatto con l’umore della tavolozza di qualcun altro e di averne riportate le impressioni coloristiche uno strato sopra all’altro o accostandovi una mia pittura preesistente. Perlopiù si tratta di essermi rapportata con la pittura di un altro pittore, ma in alcuni casi può succedere di essermi confrontata perfino con un altro linguaggio, come per esempio quello letterario o ancora di essermi ispirata ad una città. Questa serie di quadri può nascere anche da una forma di committenza, cioè l’opera con cui confrontarmi può essere determinata da qualcun altro.

Pittura
Opere pittoriche a olio o acrilico su diversi supporti, ma prevalentemente su tela