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Tutto questo sistema di cose...

Descrizione
Questo testo è la trascrizione dell'intervento che Alessandro Mendini fece in occasione della presentazione del libro "Un diario tira l'altro" con Maria Morganti e Francesca Pasini alla Triennale di Milano.
Contenuto
Tutto questo sistema di cose l'ho vissuto sempre durante la mia vita in maniera molto emozionale per cui vedo le cose anche da un altro punto di vista. Certamente i diari “del” Piero Morganti come diceva “la” Francesca Pasini e i quadri “della” Maria sono dei fatti molto esistenziali, sono dei movimenti continui legati all'autobiografia. Cioè sono delle autobiografie. Autobiografie estremamente ravvicinate quando diventano proprio dei diari. È come una specie di esistenza in maniera calligrafata, a parole  per Piero, e in maniera a colori per la Maria. Questo bisogno, questa capacità, questa continuità ossessiva di fare il diario è una cosa che mi ha sempre intrigato. Io ci ho provato e questa cosa l'ho fatta magari otto, dieci, trenta volte a grandi distanze di tempo e di spazio con tecniche diverse specialmente in alcuni scritti sulle mie riviste Casabella, Modo e anche Domus. Ho sempre pensato devo andare avanti, devo continuare, devo farlo tutte le mattine. Non l'ho fatto. Però quei pezzettini in cui ho descritto una mia giornata o in cui ho descritto per esempio in corrispondenza di un giorno, di una tal sensazione, queste cose sono state per me di una grande intensità. 
I colori che esprime la Maria sono secondo me un modo per rendersi sicura. Sono definiti da questa sua ossessività intima, da questo suo chiudersi all'interno del suo piccolo edificio a Venezia che è il suo studio (quasi una casetta in un campo a sé) dove mescola in continuità su queste ciotole una specie di brodo di colore che continua a trasformarsi. Il mio modo di lavorare e anche di concepire i colori è dispersivo, pieno di fughe, di transiti, di grandi caos. Non so mai scegliere un colore da solo, l'ultima decisione è sempre affidata ad altri. Invece la Maria ha questa sequenza metodica, quella di una persona che all'interno di quel piccolo edificio si è creata una sicurezza, addirittura comperando i pezzi di legno in garanzia per altri settantanni, centodiecianni. Quanti legni hai comprato? Io spero tanti! A me ne basterebbero molto meno. 
E anche questo affidarsi alle monocromie. Un quadro è una monocromia. In più quel piccolo enigma, quel regalo che viene fatto di una strisciolina che concede a te che guardi, quello lì è diverso da quell'altro... È una strana situazione, che io ammiro molto.
 
Dati
Anno
2012
Autore
Mendini Alessandro
Luogo
Triennale Milano
Città
Milano
Formato
Testo
Tipologia
Testo Teorico / Critico
Status Documento
Realizzato
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Maria con lo zio Sandro all'inaugurazione dello studio di Venezia, 1997, Venezia