Descrizione e interpretazione opera
Carte e piastre musive di vetro appese al muro con spilli di acciaio.
"Nel 2009 a Palazzo da Ponte Maria Morganti presenta un allestimento in cui mette in relazione le carte diario con le tessere musive prodotte dalla fornace di Lucio Orsoni. Visitando la fabbrica si rende conto che il metodo di produzione di questo materiale coincide con il suo modo di pensare la pittura: tre strati, ognuno lascia intravvedere quello sottostante, lei parte sempre dal rosso, le tessere musive dal blu. In questa occasione è l’incontro stesso, come lo definisce l’artista, a generare l’idea del display, in cui appunto le tessere musive sono affiancate alle carte dipinte. Così il confronto tra forme, colori, materie e pratiche diviene il collante tra identità diverse, non le interessa 'inventare, ma trovare, riconoscere qualche cosa che c’è già'. Si manifesta quindi una necessità semantica di collegamento della parte con il tutto, il frammento è parte che contiene in sé il senso dell’insieme da cui è generato."
Barbara Garatti, in «Astratte» (Electa, 2024)
Descrizione e interpretazione serie
Progetti specifici Carte
La sequenza delle Carte prende di volta in volta una sistemazione diversa, come a dire che l'ordinamento delle cose è arbitrario e può essere riorganizzato ogni volta in maniera differente. Questi lavori vengono utilizzati come frammenti, tessere di mosaico per rapportarsi con spazi diversi.
Una materia pittorica prodotta all'interno del mio studio che si mette in relazione con spazi esterni che diventa un gesto pittorico nell'architettura. Il numero, la tipologia e il colore delle carte utilizzate sono determinati di volta in volta dalla situazione che le accoglie.
Descrizione e interpretazione tipologia
Vetro
Opere realizzate in vetro