Descrizione e interpretazione opera
La tavolozza si è ridotta al minimo. Il luogo dove si forma il colore è diventato uno solo: la tazza. Ogni giorno in studio mi dirigo verso di lei e aggiungo un colore a quello che è rimasto del giorno precedente. Non uso mai un colore puro, parto sempre da ciò che trovo lì dentro. Ciò che trovo è quello che è rimasto dal giorno prima dopo che ho dipinto su una tela. Aggiungo ogni giorno un nuovo colore sporcandolo con un altro e trasformandolo lentamente nel tempo. Il ritmo è quello, non può che essere un colore al giorno. Ci vuole il tempo necessario per assorbire, per metabolizzare. Non costruisco il colore. Il colore diventa. Non progetto il colore, vado verso qualcosa e accolgo quello che trovo sulla strada. La materia si trasforma, si consuma e non si accumula. Si rinnova sempre. La tazza non si svuota mai, rimane sempre viva e bagnata. È come tenere in vita una pianta. La tazza è una sola, le tele sono tante.
L'anno di datazione si riferisce al momento in cui il lavoro si è sistematizzato, seppure, a quel momento, ancora in maniera non consapevole. É il momento in cui sono cominciati più o meno anche i "Diari", il "Quadro infinito" e le "Sedimentazioni".
Descrizione e interpretazione serie
Ciotole
La Ciotola è la tavolozza dove tutti i giorni faccio il mio colore.
Non uso mai un colore puro, parto sempre da ciò che trovo dentro alla tazza. Ciò che trovo è quello che è rimasto dal giorno prima dopo che ho dipinto su una tela.
Aggiungo ogni giorno un nuovo colore trasformandolo lentamente nel tempo.
La materia si trasforma, si consuma e non si accumula. Si rinnova sempre. La tazza non si svuota mai, rimane sempre viva e bagnata. É come tenere in vita una pianta.
Descrizione e interpretazione tipologia
Luogogesto
Opere che nel loro insieme costituiscono l’opera “Luogogesto”